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Si avverte tale crisi in ogni Nazione nel quale sua in atto un sistema democratico (parlamentare  e con libere elezioni).

E si avverte principalmente da una parte per la bassa affluenza alle urne nel caso di votazioni democratiche e dall'altra parte dal fatto che cị privilegia la conquista del governo da parte di partiti conservatori se non reazionari (e spesso filorussi).

Si sono fatte e si fanno relativamente a queste crisi ed ai motivi che le generano una quantità di corrette analisi politiche.

Personalmente propendo per l'idea che sia in atto un ciclo regressivo generato da una accelerazione ciclica del peggioramento delle condizioni di patologia mentale di massa.

Peggioramento che porta da una parte all'allentamento dell'interesse per le istituzioni democratiche e partecipative e dall'altra parte all'acuirsi dell'odio delle coscienze dissociate verso sè stessi.

Entrambi effetti inconsci sui comportamenti e sulle decisioni di quella accelerazione.

Una sorta di aumento del bisogno autodistruttivo di farsi del male.

Sarebbe interessante poter fare un raffronto tra l'insorgenza ed il peggioramento di quelle crisi nei paesi democratici e il suo rapporto con l'eventuale aumento statistico delle sintomatologie relative alle malattie mentali ed organiche.

                                                                                        (scritto il 10/6/25)

 

 

 

 

 


 

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