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Dice un sogno:"C'č un grande pranzo ed io arrivo quando tutti sono gią seduti. Un gruppo di parenti di mia madre in una grande tavolata a destra ed un altro gruppo, tra cui mia madre, in un altro grande tavolata sinistra. Saluto da lontano il gruppo di destra (e sicuramente si offenderano per questo) ed io mi siedo sulla tavolata di sinistra sull'ultimo posto libero su questo lato del tavolo accanto a mia madre. Restano liberi dopo i mio tutti i posti su questo lato della tavolata."
Rappresenta l'arrivo, per ultimo, del Sč (della informazione genetica che definisce la sua totalitą) nella Coscienza del Sč (la tavolata di sinistra) nell'ultimo posto a sedere accanto alla coscienza infantile innata (la madre).
"Gli altri posti liberi dopo il mio lungo lo stesso lato del tavolo"=La possibile espansione evoluzionistica del Sč di specie;
"Tutti gli altri commensali allo stesso tavolo"=Tutte* le informazioni genetiche del Sč;
"La tavolata di destra e tutti i relativi commensali"=La realtą sensibile e le informazioni di realtą;
(*) Sulla base del sogno riportato a pag. 1425 del 23/10/25 ho ipotizzato che le informazioni genetiche del Sč relative alla crescita psichica della coscienza potessero essere in numero di TRECENTO.
Quindi presumibilmente pari al numero di commensali della tavolata di sinistra.
L'unico riferimento che mi viene in mente relativamente a tale ipotetico numero č la poesia di Luigi Mercatini intitolata "La spigolatrice di Sapri", la quale commemora la tragica spedizione di un grande e tragico rivoluzionario proudhoniano, Carlo Pisacane e dei suoi compagni. Celebrati con il celebre ritornello: "Eran trecento, erano giovani e forti e sono morti".