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È questo uno dei temi principali della psiche umana malata e perciò della psicoanalisi.
La strutturazione che l'imprinting infantile parentale impone alla coscienza infantile rende tale coscienza "il carnefice del Sè" di quel bambino, di quella bambina.
E nel contempo rende il loro Sè la vittima predestinata di quell'oscuro carnefice.
Questi due "personaggi psichici" e le loro rispettive informazioni (genetiche negate e castrate quelle del Sè, false del falso sè assunte dalla realtà sensibile quelle della coscienza dissociata e castrante) sono da sempre i protagonisti della tragedia umana.
Succede talora che la psiche della vittima "ricerchi" ed attiri a sè il proprio carnefice esattamente come quel carnefice ricerca la propria vittima per inverare nel suo sacrificio il conflitto che dilania ENTRAMBI.
Succede molto spesso nei femminicidi, succede nei crimini efferati, è successo nella immane tragedia della Shoah.
Se la coscienza della vittima trova l'occasione storica può succedere che essa si trasformi in carnefice a sua volta, sollecitata in ciò da altre vittime che a loro volta si sono fatte carnefici.
Succede in questi tempi terribili in Palestina, succede tra il governo e l'esercito Israeliano ed il popolo Palestinese e la sua forza armata chiamata "Hamas".
E diventa tutto ciò alibi perfetto per un nuovo genocidio del popolo Palestinese, una nuova tragica Shoah.
E l'antico Sem ed i suoi discepoli e le religioni, quali esse siano, sono solo l'alibi per nascondere l'orrore che le rispettive patologie mentali sollecitano per realizzare la loro inconsapevole e tragica missione: La reciproca distruzione e la reciproca autodistruzione, Hamas inconsciamente invoca la distruzione del popolo Palestinese e Netanyhau altrettanto inconsciamente auspica la distruzione di Israele.
(scritto il 30/5/25)