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Da taluni eventi reali (troppo complicato e lungo riferirne qui), dal significato di taluni eventi reali, interpretati intuitivamente, nonchè da taluni sogni transferali parrebbe che l'imprinting infantile in taluni casi possa non INTACCARE la coscienza infantile innata ed in un certo senso lasciarla intonsa e sovrapporre ad essa le sue false informazioni castranti.
In sostanza sovrastrutturando "sopra di essa" la coscienza dissociata.
E ciò grazie alle particolari difese che quella coscienza innata sarebbe in grado di opporre all'invasività dell'imprinting infantile.
Ciò spiegherebbe certi comportamenti definiti "difficili" di taluni bambini (disobbedienti, riottosi, irrequieti, impossibili da tenere, ecc.) i quali inconsapevolmente con questi particolari comportamenti reagirebbero, purtroppo invano, (ed insieme quella violenza RIVELEREBBERO) alla violenza imposta alla loro coscienza innata dall'imprinting parentale*.
I taluni casi la terapia non ortodossa riuscirebbe a "raggiungere" la coscienza innata strutturando in essa la coscienza del Sè dell'individuo e lasciando poi al processo di crescita spontaneo la COLONIZZAZIONE del resto della coscienza malata, che quella coscienza del Sè modellerebbe A SUA IMMAGINE.
(*) Subendo oltre il danno anche la tragica beffa di essere definiti autistici.
(scritto il 24/5/25)