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Quando dopo una terapia analitica che ha funzionato insorgono nel soggetto una serie di importanti eventi reali ed emozionali che definiamo "ampliamento della esperienza" ciò significa che essendo stata la coscienza investita, grazie alla terapia, da qualcosa DI ASSOLUTAMENTE NUOVO, qualche informazione genetica del suo Sé, il cervello ha sviluppato spontaneamente un nuovo e più efficace "adattamento secondario".
Un nuovo e diverso adattamento rispetto a quello che è riuscito a realizzare, come adattamento compensativo, alla tragedia prodotta in quella psiche dall'imprinting infantile.
Un adattamento più efficiente ed efficace grazie a quelle, pur ancora simbolicamente LONTANE, informazioni genetiche del Sè del soggetto che avevano attinto quella coscienza.
E l'autoanalisi con le sue continue prese di coscienza di informazioni genetiche del Sè, sempre meno simboliche e sempre più REALI, continuamente induce e costringe il cervello e la coscienza a strutturare in quest'ultima sempre nuovi e sempre più efficaci ed efficienti adattamenti ALLA VITA dell'individuo stesso.
Fino ad adattarli completamente ed efficacemente al Sè (alle sue informazioni genetiche delle quali si è preso coscienza) dell'individuo stesso e non alla FOLLIA della realtà sensibile come aveva fatto a suo tempo l'imprinting.
(scritto il 23/5/25)