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I missionari, affrontando i loro rischi,  tentano di portare una diversa religione ed una diversa forma di umanità tra popoli ostili che non hanno nessuna voglia nè di apprendere una nuova religione, di solito hanno già la loro ed a loro basta ed avanza, nè di apprendere una nuova e diversa umanità (e qui di solito sbagliano a mangiarsi il missionario perchè i diversi livelli di umanità sono come una scala in salita ed i gradini più alti sono  portatori sempre di  maggiore e crescente umanità*).

Non che questo esempio sia tanto calzante ma la psicoanalisi potrebbe assimilarsi al lavoro dei missionari.

Essi cercano di portare una nuova umanità a coscienze ostili che, loro malgrado, molto spesso di umanità non ne conoscono alcuna.

Qualche psicoanalista crede di dover portare ivi anche una sua propria religione, nella quale intensamente gli hanno insegnato a CREDERE.

E questo rende spesso difficile e talora impossibile la sua missione.

Ciò in quanto la scienza e la conoscenza scientifica non sono una religione nella quale CREDERE fideisticamente ma un lungo processo di apprendimento e la ricerca della conoscenza può mutare verso il meglio un attrezzo neuronale (la coscienza) nel quale si è scaricato dentro, con l'imprinting infantile e da sempre,  il peggio del peggio.

Di tutto e di più.

(*) Tanto per fare un esempio se assumiamo come livello zero-umanità quello dei nazisti (ma la storia ci dice che nel corso del tempo, ieri come oggi, si è scesi, là ed altrove, anche ben sotto lo zero)  oggi ci sono individui e popoli e nazioni che hanno un livello di umanità che parrebbero  aspirare e ad eguagliare quel livello terribile di disumanità,  altri che sono un pò più sù anche se  non di  tanto ed altri ancora che invece aspirano, con difficoltà,  a crescere il più possibile in quella scala virtuosa.

                                                                             (scritto il 17/5/25)

 

 

 

 

 


 

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