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Il gioco rappresenta un conflitto tra due diverse intelligenze razionali che si scontrano nella stessa scacchiera.
Scacchiera (8 quadrati per otto) che a sua volta rappresenta la psiche: 7+1 = La coscienza più l'inconscio.
La realtà è "solo" lo specchio nel quale si riflette (nei comportamenti, nelle idee, ecc. e nella vita di ciascuno insomma) il "gioco" che si svolge nella scacchiera/psiche.
Nomi dei pezzi degli scacchi e loro mosse:
La scacchiera: È quadrata e composta da otto quadrati per lato per un totale di sessantaquattro.
1) Pedone:
"Gli otto pedoni di un giocatore di scacchi si muovono di un passo in avanti a partire dalla seconda mossa. Solo alla prima mossa si può scegliere di muoverlo di due passi in avanti. I pedoni sono come i fanti in una battaglia e occupano la prima fila. Il pedone può catturare il pezzo avversario muovendosi di un passo in diagonale. Questo pezzo degli scacchi è l'unico che ha il superpotere di trasformarsi in qualsiasi altro pezzo degli scacchi a scelta se raggiunge l'ultima riga della scacchiera dell'avversario".
Ha un interessantissimo superpotere: Pur essendo il pezzo più umile e di scarso pregio del gioco può essere scambiato (trasformato) in qualsiasi altro pezzo prima abbattuto dall’avversario quando riesce a raggiungere il bordo opposto della scacchiera (cioè la coscienza).
Potrebbe rappresentare l'informazione relativa ad un QUALSIASI GENE totipotente il quale quando riesce a raggiungere la coscienza ATTIVA nel neurone che riesce a raggiungere QUALSIASI INFORMAZIONE GENETICA DEL SÈ in esso INNATA.
Grazie anche alla libido/energia che tale informazione quantistica riesce ad attivare modificando, a sua immagine, la configurazione quantica dell'elettrone di coppia della molecola neuronale.
L'informazione quantistica generata da quel gene totipotente sarebbe perciò in grado di RISVEGLIARE* qualsiasi informazione genetica innata nel DNA di quel neurone.
Il quale fa parte di un circuito neuronale destinato, con tutti i neuroni che ne fanno parte oltre i dendriti e gli assoni, a diventare coscienza del Sè.
Il problema è: Come fa l'informazione quantistica a "risvegliare"* l'informazione genetica del Sè che non sia stata già, in qualche modo, attivata in qualche altro neurone di quello stesso circuito neurale?.
Noi sappiamo che la funzione onirica rappresenta ogni volta nel sogno l'informazione genetica del Sè che SICURAMENTE mai è entrata nella coscienza.
Presumibilmente la stessa "sapienza" è in possesso anche nel caso surriferito.
(*) “Risvegliare” una informazione genetica nel DNA di un neurone dovrebbe avere come effetto il memorizzare** in esso quella informazione.
Così come l'informazione genetica, che l'RNA messaggero veicola, attinge la cellula e poi "costringe" quella cellula a trasformarsi sulla base del "progetto genetico" veicolato da quella informazione.
(**) Esattamente come fa "per altra via" la funzione onirica e la funzione intuizione quando portano il significato/informazione del Sè alla coscienza.
(scritto il 08/5/25)