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"Il settimo giorno, Iddio compì l'opera che aveva fatta, e si riposò il settimo giorno da tutta l'opera che aveva fatta. E Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò".

Domanda un pò cretina: Ma iddio, che era iddio (non so se mi spiego)  aveva proprio bisogno di riposarsi?.

Oppure questo mito (come tutti i miti) vuol dirci qualcos'altro?.

Se il numero sette (numero ripetuto non a caso in una quantità di rappresentazioni simboliche di ogni tipo, compresa quella ora in esame) è il numero simbolo della coscienza cosa significa che, compiuta l'opera sua , il settimo giorno si riposò (oltre che a benedirlo e santificarlo)?.

Forse il mito vuole dire, vuole dirci, che la coscienza umana è composta da sei diversi livelli di sviluppo e di crescita e che il settimo livello di essa è VUOTO, è un livello di stasi e di conclusione (di riposo appunto) rispetto a quello sviluppo già compiuto.

Ancora una volta in accordo con una profonda teoria buddista.

Se la coscienza ha sei livelli di sviluppo possibile ciò significa che anche la funzione intuizione e la funzione razionale hanno sei livelli di sviluppo possibile.

Ciò risulterebbe di un qualche interesse ai patiti del Q.I. i quali sono come quegli oculisti che misurano la vista solo dell'occhio destro e non si accorgono che l'occhio sinistro è cieco.

                                                                         (scritto il 05/5/25)

 

 

 

 

 


 

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