.           

La prima riprogrammazione della coscienza è fatta spontaneamente dal cervello stesso per COMPENSARE come può sulla base dell'ambiente umano e sociale nel quale l'adolescente al termine della infanzia si trova a vivere.

Il cervello spontaneamente cerca di riprogrammare la parte di coscienza che è riuscita ad uscire indenne dal disastro dell'imprinting (la tragica programmazione primaria di una coscienza infantile innata del tutto indifesa*) per adattarla ed adattare l'individuo a quell'ambiente più ampio rispetto a quello parentale, fin troppo spesso psichicamente asfittico e  soffocante, dell'infanzia.

Ed il cervello riprogramma così nella coscienza COMPENSATIVAMENTE come può l'adattamento secondario.

L 'adattamento secondario uno,  si potrebbe dire, essendo esso il primo degli adattamenti possibili che il cervello sarà costretto a fare nel corso della vita dell'individuo.

Ad esso ne seguiranno altri a seconda di ogni nuovo ambiente nel quale l'individuo si troverà a vivere nel corso di quella vita.

E quando l'adattamento al nuovo ambiente non sarà più possibile (età avanzata, ambiente profondamente diverso da quello nel quale l'anziano/a aveva vissuto gran parte della sua vita, sclerotizzazione della coscienza, ecc.) l'individuo soccomberà.

Infine c'è l'adattamento RESET.

Ciò che la terapia analitica, il processo di crescita e, se il caso, l'autoanalisi può fare annichilendo tutte le false informazioni del falso sè con le quali l'imprinting aveva INFETTATO ED INFESTATO quella coscienza e facendo diventare l'individuo cosciente e consapevole di Sé .

(*) La si potrebbe definire "una coscienza infantile ANCORA VERGINE". Tanto per far capire e collegare l'ossessione nei confronti della verginità della donna di molti maschi.

                                                                         (scritto il 03/5/25)

 

 

 

 

 


 

Torna alla home pageTorna alla pagina indici Maggio