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C'era una volta, e c'è tuttora, l'anticomunismo viscerale.

L'idea profondamente radicata in possesso di una massa di imbecilli* che non ha mai capito che cosa "il comunismo**" (questa parola/SIMBOLO) rappresenti per la loro coscienza dissociata: E cioè il loro Sè, il loro inconscio ed i suoi contenuti istintuali che la loro coscienza dissociata profondamente ODIA.

Oltre a ciò c'era una volta , e c'è ancora, l'antiamericanismo viscerale.

L'idea, altrettanto radicata come quell'altra,  in possesso di un'altra massa di imbecilli* che non ha ancora capito che "l'America" (questa parola/SIMBOLO) rappresenta la loro stessa coscienza dissociata che il loro Sè profondamente odia visto il tormento che essa porta a quel Sè  ed all'individuo stesso.

 (*) La stupidità, l'incapacità di capire di sé, è un sintomo. Un portato della condizione dissociativa della coscienza.

(**) Il "comunismo" (sic) viene anche odiato quando si manifesta nella cultura woke.

Cioè in una cultura che  è favorevole agli ultimi, ai poveri, agli immigrati (ed ai neri, ed è là che la parola è nata) ed è contro  ogni forma di discriminazione.

L'opinionista David Brooks ha scritto nel 2017 che "essere woke significa essere radicalmente consapevoli e giustificatamente paranoici. Significa essere consapevoli del marciume che pervade le strutture di potere in contrasto a posizioni di rigida e fredda indifferenza (definite con l'aggettivo di cool)".

                                                                        (scritto il 29/4/25)

 

 

 

 

 


 

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