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Se realtà 0 è la cosa in sé, ciò che realmente accade nei meccanismi della Fisica, della psiche, dell'organismo, ecc. a partire dalla realtà 1, e ciò che vediamo e crediamo in tale realtà ed in quelle successive, si tratterebbe sempre di concettualizzazioni IRREALISTICHE cioè di credenze.
Fino alla realtà n che coincide con una infinità di mitologie simboliche.
REALTÀ 1 si può identificare con i concetti della Fisica Classica, cioè di ciò che APPARE alla razionalità ma che poco ha a che vedere con ciò che realmente accade.
Realtà 1 è ancora la credenza razionale dei meccanismi biologici e biochimici che fondano la medicina.
In entrambi queste discipline la REALTÀ 0* è costituita dalla REALTÀ dei processi quantistici che regolano gli atomi e le molecole delle quali ogni cellula ed il tutto È.
A partire dalla realtà 1 TUTTO è SIMBOLISMO, rappresentazione simbolica che dice di ben altro.
Ed ogni livello di quelle realtà è SOLO un diverso livello di simbolismo che si avvita sempre di più su sè stesso fino al livello del delirio e della allucinazione.
Livelli che non sono come molti credono confinati nei manicomi ma sono il livello corrente della realtà sensibile che tutti ci circonda.
A partire dalla realtà 1 tutto è realtà dell'apparenza e della finzione.
E qui aveva già capito quasi tutto, pur con una certa approssimazione, Guy Debord con la sua "Società dello Spettacolo".
E non si può non richiamare quì perciò Jorge Francisco Isidoro Luis Borges Acevedo, un cieco vedente, che sulle finzioni della realtà ha scritto molto.
"Vedendo" occasionalmente perfino dentro i misteri della Fisica Quantistica.
(*) Realtà 0 è ciò che NEL LIMITE UMANO possiamo FORSE riuscire a capire.
E nulla ci impedisce di pensare che perfino essa sia una concettualizzazione simbolica.
(scritto il 23/3/25)