Parrebbe che la Natura, grazie alla sua forza vitale (qualunque cosa si voglia intendere con questa definizione),   ove esiste un qualunque benché minimo spiraglio alle possibilità di sopravvivenza inserisce , fa affluire o produce ivi una qualche vita, una qualche forma di vita  per quanto elementare o complessa essa possa essere  nelle condizioni date.

La pressione libidica , energetica verso la crescita psichica , il suo investimento naturale , genetico ed istintuale, tenta come può , in ogni modo possibile , di trovare varchi per le sue rappresentazioni a quel suo scopo finalizzate , scopo negato dalle condizioni della coscienza..

Ci riesce laddove le resistenze nei confronti di quella pressione  siano inferiori  rispetto ad altre.

Il punto debole potrà essere in un qualche “luogo” di natura psichica  (nevrosi, psicopatie e quant’altro) oppure in qualche “luogo” di natura fisica.

In questo “punto”, psichico o biologico che sia   , dell’individuo ecco che la “nuova vita”, in termini di sintomatologia psicosomatica  o di patologia più o meno severa, colpisce ed affiora .

La libido (o sarebbe meglio definirla la forza vitale della Natura) in quel “punto” ha trovato allora la possibilità per inverare finalmente (ma dolorosamente per l’individuo) una sua qualche rappresentazione.

 

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