Se osserviamo il faticoso balbettio dello studente adolescente,  davanti alla interrogazione del suo insegnante, con il quale  cerca di dimostrare il profitto tratto dalle sue lunghe e faticose ore di studio e l'eloquio fluente* della professoressa quando illustra complessi concetti filosofici ai suoi allievi abbiamo la dimostrazione plastica del laborioso e lento  funzionamento di una coscienza neuronale (forse ancora in formazione) e di una giovane memoria a fronte della velocità  di elaborazione di una coscienza quantistica adulta la quale, inconsapevolmente, utilizza agevolmente meccanismi come la sovrapposizione quantistica, l'effetto tunnel e il c.d. trasporto quantistico** delle informazioni.

(*) Oppure basta osservare la differenza tra il c.d. “pensiero semplice” ed il c.d. “pensiero complesso”.

(**) Il c.d. trasporto quantistico è con ogni probabilità il "trasporto" di informazioni rappresentate nelle configurazioni quantiche degli elettroni le quali, grazie alle informazioni quantistiche prodotte dai loro    mutamenti, "impongono", inducono agli elettroni di coppia da esse  attinti la stessa configurazione dell'elettrone di partenza.

Ed il c. d. effetto tunnel è la conseguenza di quel "trasporto quantistico"  di informazione e di identica induzione di configurazione quantica nell'elettrone "bersaglio" "posto" al di là della barriera RITENUTA  "insuperabile".

 


 

Torna alla home pageTorna alla pagina indici Dicembre