Il principio di indeterminazione di Schrodinger teorizza l'impotenza e l'impossibilità della intelligenza razionale di conoscere i meccanismi profondi della Fisica Quantistica.
La Fisica Classica è la teorizzazione dell'APPARENZA, di ciò che appare alla coscienza dissociata dalla REALTÀ del proprio Sè.
E la teoria della relatività è il più alto livello raggiungibile dalla concettualizzazione della visione distorta di una realtà illusionistica prodotta dalla iperrazionalità unidirezionale.
La Fisica Classica non può descrivere, essendo rispetto al proprio Sè ACCECATA, la realtà dell'ESISTENTE.
La quale è in tutta evidenza la realtà REALE generata dai meccanismi quantistici della materia elementare.
Ci si chiede:
Perché la coscienza solo razionale è accecata rispetto alla realtà dell'ESISTENTE e la coscienza del Sè che ha sviluppato tutte e quattro le funzioni della coscienza invece è in grado di percepirla e di comprenderla?.
Per due motivi fondamentali:
- La coscienza razionale DISSOCIATA dalla realtà del suo Sè è accecata rispetto alla realtà dell'ESISTENTE (e quindi anche tra l'altro rispetto ai meccanismi quantistici profondi).
- La realtà APPARENTE è SEMPRE e COSTANTEMENTE RAPPRESENTAZIONE SIMBOLICA della realtà dell'ESISTENTE.
E ciò che tale realtà apparente ed illusionistica RAPPRESENTA può essere capito solo dalla funzione intuizione e non dalla funzione razionale.
Esattamente come accade rispetto ai sogni.
I quali sono la rappresentazione simbolica di ciò che l'INCONSCIO percepisce della REALTÀ VERA e che la coscienza del Sè è in grado di INTERPRETARE nei suoi significati.
Ciò che APPARE in ogni nanoistante alla coscienza razionale è il prodotto del continuo e discreto collasso della funzione d'onda della coscienza razionale, collasso che può farci "vedere" solo ciò che APPARE ad essa, solo ciò che NON c'è in REALTÀ.
Dato che la "visione" di ciò che c'è REALMENTE, di ciò che REALMENTE esiste è riservato alla coscienza intuitiva (la quale è l'altro nome della coscienza quantistica).
In sintesi:
Le due realtà, la realtà della apparenza e la realtà del reale appartengono a due diversi livelli di realtà:
- Un livello di realtà nel quale esiste la VISIONE di una realtà, descritta talora come CAPOVOLTA, prodotta da coscienze TOTALMENTE dissociate dal proprio SÈ. La visione TOTALMENTE ILLUSIONISTICA E DELIRANTE di una realtà INESISTENTE accessibile alla visione di coloro, me compreso, che possono vedere la realtà SOLO con la cosicienza razionale.
- Un diverso livello* di realtà nel quale esiste una VISIONE di una realtà dell'ESISTENTE, la quale CAPOVOLGE COMPLETAMENTE la visione corrente del mondo, compresa la visione scientifica e razionale di esso. Visione e livello accessibile a coloro, me compreso, che possono vedere quella realtà SOLO con la coscienza del Sè che è come dire con la coscienza quantistica.
(*) Se si è pratici di computer si pensi ai diversi LIVELLI (ai diversi schermi, alle diverse schermate) che un computer può mostrare alla visone dell'utente. Ed in ciascun livello (schermo, schermata) appaiono cose molto diverse tra di loro. Se si guarda ciò che c'è in un livello non si può vedere ciò che c'è negli altri.
Si può vedere ciò che appare in ogni diverso schermo solo un livello alla volta (tranne che come in Windows si possano aprire sullo schermo più finestre ed osservare insieme più schermi, più livelli, più schermate).