La musica con le sue armonie, ritmi e note è un linguaggio ben poco comprensibile ed è, come espressione della creatività dell'inconscio, la voce viva del Sé.
Con la quale, quale sia il tempo dove quella voce ha "scritto" le sue note, si esprime, nel suo linguaggio incomprensibile, il Sè del suo autore.
E magicamente e misteriosamente anche il Sè, il singolo Sé, di ciascuno dei suoi numerosi esecutori "risuona", quale che sia il tempo ed il luogo di quella esecuzione.
Trasmettendo agli altrettanto innumerevoli ascoltatori i sentimenti e le emozioni del pur lontanissimo autore che l'ha composta.
Starei per dire TRASCRITTE sotto la dettatura del suo Sè e della sua espressione creativa.
Nella grande musica di Bach, Vivaldi, Beethoven, Schumann, ecc. ecc. un Sé adulto che si esprime nella musica sinfonica .
Mentre il Sè giovane si esprime, giustamente ribelle e riottoso, nella musica amata dai giovani.