Come ho ripetuto ed affermato un gran numero di volte QUALSIASI COSA sia stata prodotta nella realtà dalla mente umana è SEMPRE un RIFLESSO simbolico di un qualche meccanismo di funzionamento della coscienza e/o del cervello.
Questa cosa è di tale ovvietà, ed è perfino banale, dato che non possiamo pensare in nessun altro modo se non con il cervello*.
La difficoltà di riconoscere la assoluta OVVIETÀ di tale affermazione sta nel fatto che per capirne la fondatezza bisogna essere in grado di comprendere i linguaggi simbolici.**
Cioè di avere ben sviluppato nella propria coscienza la funzione intuizione.
Esattamente come per capire cose difficili per esempio in matematica occorre aver ben sviluppato la funzione razionale.
E parliamo ora del pantografo.
Grazie al pantogrado un disegno di piccola forma può disegnarsi ingrandito di molte volte.
E viceversa.
Da alcuni eventi sincronici osservo che ciò che è avvenuto nella psiche (il transito dallo psichico al fisico delle false informazioni del falso sé (tutte?, in gran parte ?) nell'arco di una ventina di giorni sta avvenendo ed avverrà nella realtà sensibile, in altra forma simbolica, in un arco temporale di qualche mese.
Questo fenomeno di "pantografizzazione" è stato osservato altre volte:
Imprinting infantili (quindi prodotti moltissimo o molto tempo fa), che hanno fatto nella coscienza grossi danni e simili danni funzionali e patologici all'individuo, quando affiorano alla coscienza producono effetti sincronici irrisori.
Mentre rimozioni di esperienze molto dolorose ma recenti generano eventi sincronici patologici rilevanti.
Parrebbe quindi che il molto o moltissimo tempo intercorrente tra l'evento psichico gravemente dannoso e la sua presa di coscienza agisca da demoltiplicatore mentre al contrario ciò non funziona (e quindi i danni sincronici psichici e somatici relativi restano rilevanti) quando il tempo intercorrente dalla rimozione dell'evento doloroso, senza che di tale esperienza si prenda coscienza, fino ad oggi sia molto breve.
(*) Per quanto per i pensieri di taluni viene il dubbio che costoro pensino con parti molto meno nobili del loro corpo.
(**) Così come per capire cosa dicono gli inglesi o i cinesi occorre comprendere la loro lingua.