La piccola coscienza in formazione del bambino e della bambina mossa dal suo potente istinto genetico risponde con comportamenti di amore e di affetto ai corrispondenti analoghi segnali portati verso quei bambini dall'istinto materno e paterno.

Semprechè tali istinti non siano stati,  fin dalle rispettive infanzie parentali,  castrati ed azzerati.

E, come sempre avviene,  sostituiti da protesi comportamentali socialmente approvate ma pressocché del tutto anaffettivi.

In tali casi i segnali affettivi di risposta dei bambini (i quali chiedono amore che corrobori il loro enorme bisogno di crescita psichica) vengano brutalmente respinti dalle coscienze dissociate parentali.

Ed inizia così l'imprinting infantile patologico e patogenico.

Ed inizia a strutturarsi in quelle piccole coscienze in formazione l'odio verso sé stessi ed il proprio Sè anziché l'amore verso di esso e la propria stessa vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

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