Questa frase può considerarsi un mantra che riguarda ogni essere umano che desideri intensamente liberarsi dalla schiavitù, talora terribile, imposta alla sua coscienza dall'imprinting infantile ed il cui Sè, la sua essenza psichica, la sua REALE NATURA UMANA (le informazioni genetiche che la definiscono) ha l'immenso bisogno di giungere alla coscienza.
Essa è tratta da una intensa, e psichicamente molto significativa, preghiera ebraica:
"Questo è il pane dell’afflizione che i nostri antenati mangiavano in Egitto.
Chiunque abbia fame venga e mangi
Chiunque sia bisognoso venga a partecipare al pasto di Pessach.
Quest’anno siamo qua; l’anno prossimo, saremo in Israele.
Quest’anno siamo schiavi; l’anno prossimo, saremo liberi."
Dalla Haggadà di Pessach