E lentamente molti  gorilla*, che quasi avevano raggiunto la postura eretta ed erano diventati dominanti rispetto alle altre scimmie, cominciarono ad evolvere verso una specie nuova.

Molto tempo fu necessario.

Migliorano la postura  eretta, articolarono il pollice delle mani in modo diverso, modificarono le mani inferiori rendendole più adatte alla nuova postura.

Ed il loro cervello seguiva da par suo, grazie dalla sua plasticità anatomica e funzionale, quella evoluzione.

E sviluppatasi la funzione percettiva e la funzione pensiero della loro coscienza l'uomo fermò, senza saperlo, la propria evoluzione orgogliosamente definendo sè stesso e la sua nuova specie :Homo Sapiens.

Può sapendo allora come oggi ben poco di sè stesso.

Quel blocco inconsapevole della evoluzione della coscienza costrinse il cervello a potenziare quelle funzioni della coscienza che quel blocco consentiva di sviluppare: E si sviluppò, diventata in parte più acuta, la funzione percezione e, questa si molto, la funzione pensiero.

Compensativamente ciò rispetto al blocco della evoluzione che aveva quasi del tutto impedito lo sviluppo della funzione sentimento e completamente quello della funzione intuizione.

E praticamente là siamo rimasti.

La conseguente dissociazione da sè ha bloccato una quantità di coscienze al livello di sviluppo che esse avevano conquistato con gli uomini della età del ferro.

E per una quantità di essi, inorriditi dalla conquista di tanta "modernità", facendole  regredire a quella dell'età della pietra.

Ieri come oggi.

E così per milioni di generazioni.

Ed in tempi attuali, i giovani di questa specie mutilata psichicamente di sè, spinta da un barlume di umanità e dalla montata libidica, un giorno  urla "Fate l'amore , non la guerra".

Ed il giorno dopo vecchi semirinbambiti, della libido completamente deprivati, urlano a loro volta "Fate i soldi, non la guerra".

Questi ultimi finalmente consapevoli che la guerra, ogni guerra,  potrebbe divorare in un colpo solo i loro soldi e le loro vite.

E dopo tante generazioni di individui dissociati da sé la specie autodefinitasi piuttosto impropriamente "Homo Sapiens" si è ridotta ad essere una specie ridicola e pericolosa definibile "Homō robōticus".

Continuando da millenni a scannarsi in ogni modo possibile ed avendo grazie a quella "meravigliosa" intelligenza iperrazionale le armi per distruggere "finalmente"  le vite di ogni specie vivente.

Grazie a quella patologia di massa ed ai terribili complessi di castrazione in quelle coscienze malate sviluppatisi.

(*) Molti anni fa gironzolando per lo zoo di Roma mi sono trovato all'improvviso davanti alla gabbia di un grande gorilla aggrappato tristemente alle sue sbarre. Ci siamo guardati per un istante negli occhi ed io per diverso tempo dopo mi sono sentito una merda come uomo e come specie.

Ed ancor oggi lo sguardo profondo di quel prigioniero mi lacera il cuore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

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