A dirla così sembra una fesseria ed invece potrebbe, ripeto POTREBBE, significare il discrimine tra un individuo con la coscienza dissociata da sé ed uno invece cosciente di sè e di  sè consapevole.

Qual'è la diatriba?.

Un individuo sostiene con forza, e talora incazzandosi pure, che il grande tavolo che troneggia nel centro della grande sala da pranzo deve essere tenuto sempre sgombro da tutto e continuamente spolverato e pulito (e giù ogni tipo di detersivo) affinché sia sempre netto e lucidissimo (praticamente la pista di decollo di un aereo).

Un altro individuo sostiene invece che siccome quel tavolo serve per fare colazioni, pranzi e cene su di esso debbono risiedere in permanenza tutto ciò che serve per avere a portata di mano ciò che costantemente si usa  per ciascuna colazione, pranzo o cena (condimenti, sale e pepe, scatola biscotti, la macchinetta elettrica per il caffè, la bottiglia del vino e così via).

Perchè questa apparentemente stupida diatriba è importante?..

Perchè uno "vede" e proietta sul grande tavolo la propria coscienza dissociata la quale secondo l'insegnamento malato datole dall'imprinting infantile deve essere SEMPRE tenuta sgombra di TUTTO.

A prescindere da cosa si rimuova da essa:Ricordi dolorosi, informazioni genetiche del Sè, esperienze negative, ecc., ecc..

TUTTO insomma senza fare qualsiasi distinzione (che del resto la coscienza dissociata non sarebbe nemmeno  in grado di fare).

L'altro individuo sostiene invece, metaforicamente, che nella coscienza/tavolo della cucina debbono risiedere permanentemente tutto ciò che serve per la vita di ogni giorno ed in particolare TUTTE le informazioni genetiche del proprio Sè.

Chi avrà ragione?.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

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