Da un paio di giorni la gattina giovane fiuta il cibo, ogni cibo e non mangia.
Come al solito il famoso "gatto" di Schrödinger potrebbe essere contemporaneamente vivo e morto:Nel senso che potrebbe trattarsi di una infiammazione alla bocca o di un effetto induttivo da falsa informazione del falso sè che blocca il suo istinto alla fame.
O di entrambi i casi o di nessuno dei due o di chissà che.
A curarla provvederò ovviamente comunque ma non è questo qui l'importante.
L'importante è come questo piccolo animale affronta il suo prioblema: Con serena rassegnazione!.
Si avvicina al cibo, lo fiuta, prova ad assaggiarlo, si allontana e si rimette a dormire.
Ho visto in molti animali questo comportamento: L'accettazione quasi fatalistica della realtà.
Un gatto gravemente ammalato cerca un posto tranquillo e là aspetta serenamente la sua morte.
È possibile che riesca anche ad attenuare la capacità di percezione della sua coscienza rispetto al dolore.
In sostanza accetta ciò che viene, nel bene o nel male:Accetta la sua realtà e la sua sorte.
E qui c'è una differenza con gli esseri umani: Noi abbiamo la capacità di combattere e di non rassegnarci contro ciò che consideriamo un "destino" ingiusto (Che con il destino di solito non c'entra nulla).
Perchè sappiamo, più o meno consapevolmente, che abbiamo le capacità e la forza per poterlo cambiare.
Spesso facendo danni e guai a non finire ma talora azzeccando la strada giusta e facendo qualcosa di buono per migliorare la vita.