La coscienza silenziosamente elabora (per proprie pulsioni interne o su input della realtà sensibile) alcune informazioni INCONSCE ed il risultato di questa "equazione" è l'idea (INCONSCIA essa pure)
O se si preferisce collassa la funzione d'onda e l'idea coagula, condensa, precipita, si addensa, ecc..
Ma sempre inconscia è.
E PERCIÒ DEVE trasformarsi in AZIONE.
E nasce il comportamento COATTO (nel senso il più ampio possibile: pensiero, sogno, azione, patologia, sintomo, ispirazione creativa, ecc., ecc.).
Il quale comportamento coatto è una rappresentazione simbolica di quelle informazioni la cui elaborazione ha prodotto l'idea inconscia che ha azionato quel comportamento.
Informazioni delle quali l'input esterno ha solo attivato l'elaborazione ma che rispondono a dinamiche solo interne della coscienza stessa.
Per cui l'azione sospinta dalla idea in risposta a quell'input potrebbe essere del tutto incongrua con esso.
Ed il suo significato riferisce perciò di quelle interne dinamiche e potrebbe non avere nulla ha da dirci rispetto a quell'input.
Per cui il femminicidio NULLA ci dice della vittima e del suo bisogno di liberarsi di un rapporto divenuto soffocante ma moltissimo ci dice delle dinamiche patologiche che hanno spinto l'omicida all'azione omicidiaria.
E comprendere queste dinamiche ed i sintomi che di esse riferiscono è estremamente utile per monitorare certi comportamenti maschili i quali a quell'esito letale potrebbero condurre.
Per cui una rete sociale allo scopo sensibilizzata (Un consultorio di riferimento sempre affiancato a Forze dell'Ordine pronte all'intervento, il medico, il prete, il farmacista, ecc.) che ascolti i bisogni e le esperienze vissute nell'ambito familiare dalle donne potrebbe essere la struttura che salva loro la vita.