Questo lungo lavoro di ricerca sui sogni, con tutti i suoi limiti ed ipotesi da verificare, fatto da un comune essere umano dotato di una comune  laurea scientifica dovrebbe insegnarci alcune cose:

- La conoscenza scientifica qui ed ora in qualunque campo raggiunta NON  č LA SCIENZA.

Essa č solo il LIMITE che una parte delle capacitą e potenzialitą inconsce e latenti del cervello hanno imposto a quella conoscenza orientando compensativamente le potenzialitą dello stesso cervello verso una unidirezionalitą limitante:La funzione razionale.

Funzione oltre tutto condizionata  e determinata in modo coatto dalla condizione dissociativa individuale e di massa la quale ha fortemente inibito o del tutto azzerato in ciascuno la possibilitą di sviluppo e di crescita della  funzione intuizione.

Con la conseguenza che quella conoscenza scientifica, quale che sia il campo  nel quale si č sviluppata, č la conoscenza espressa da cervelli che funzionano, a causa di questi  limiti,  in modo non si sa quanto parziale. 

E che hanno subito quindi il limite che la condizione psichica malata della loro coscienza ha a loro imposto.

Inconsapevolmente per l'interessato.

La stessa cosa č successo nella Psicoanalisi.

Con l'aggravante che i psicoanalisti didatti non hanno appreso conoscenza e consapevolezza dal loro Sč ma dalla teoria fondativa del loro analista docente sul quale hanno proiettato il loro Sč, o peggio il loro falso sč,  nel corso della analisi didattica.

Con la conseguenza che ciņ che oggi viene spacciata per  conoscenza in psicoanalisi č in realtą al pił la conoscenza sviluppata dal fondatore della teoria di riferimento di ciascun analista docente.

Come a dire che non esisterebbe altra psicoanalisi se non quella di Freud  o di  Lacan o di Jung.

Bestemmia scientifica equivalente a quella di coloro che sostenessero che non esiste altra Fisica se non quella di Born o di Einstein.

 

 

 

 

 

 


 

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