L'evoluzionismo Darwiniano ci ha insegnato come le specie viventi ed il loro DNA si siano evoluti nel corso dei milioni di anni.

Ma circa l'origine della vita sul Pianeta si formulano ancora ipotesi.

E sulla origine della vita nell'Universo non si è in grado di  formulare  nemmeno quelle.

La conoscenza scientifica in ogni campo è limitata sia per motivi intrinseci determinati dalle condizioni mentali imposte dalla condizione dissociativa diffusa sia per gli oggettivi limiti imposti alle intelligenze umane  dalla natura stessa del cervello.

Del cervello umano si diceva, in quanto circa il funzionamento ed i limiti dei cervelli degli animali delle  altre specie nulla sappiamo.

Con tutte queste limitazioni, intrinseche  e funzionali, e tenuto conto della marginale posizione della specie Umana nell'ambito della vita del  Pianeta e della enorme maggiore marginalità del  nostro  Pianeta rispetto all'Universo (un granello di sabbia ed anche meno rispetto ad  esso)   la pretesa di poter comprendere il tutto (la famosa teoria del tutto) o di poter conoscere circa l'esistenza o la non esistenza di un Creatore è una pretesa che solo una latente paranoia (per dirla tutta una forma di delirio inconscio della intelligenza razionale) giustifica.

Personalmente tra evoluzionismo e creazionismo nulla sono in grado, OVVIAMENTE,  di decidere e  per quanto mi riguarda il dubbio è la scelta più saggia.

Riporto nel seguito il testo (oltre che meravigliosa preghiera)  del Salmo 23 dell'antico Testamento i cui significati potrebbero riferirsi sia al Sè genetico dell'individuo sia a Dio sia, ciascuno per il loro  ben diverso campo di "intervento", ad entrambi.

Relativamente ai significati espressi dal Sè genetico essi sono  facilmente interpretabili.

Per quanto riguarda quelli di contenuti spirituale essi esulano dalla natura di questo lavoro.

Salmo 23 dell'Antico Testamento.

"Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla;

su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce.

Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome.

Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me.

Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo.

Il mio calice trabocca.

Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni."

 

 

 

 

 


 

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