Negli "scriba" e nei "farisei" si potrebbero individuare e  definire OGGI le arcaiche rappresentazioni simboliche di ciò che rende le psiche umane patologiche.

I primi rappresentano le radici energizzanti inconsce delle  false informazioni del falso sè le quali rendono attive e vitali le corrispondenti ed altrettanto false informazioni del falso sè   ("i farisei", i "separati")  nella coscienza neuronale.

Il fin troppo spesso orribile e mostruoso "falso sè" individuale si esprime nel peggio che ciascuno di sè  inconsapevolmente riesce ad esprimere ed a manifestare.

Esso è il soggetto psichico di ogni complesso di castrazione che nelle psicopatie orienta la vita, i comportamenti ed i pensieri dell'individuo.

Trova il suo "specchio" sociale nel falso sè di sistema che ogni gruppo sociale subisce come dittatore o che maggioranze inconsapevoli, in quel falso sè di sistema identificandosi,   eleggono come loro rappresentante politico.

Su di esso proiettando, identificandovisi, il proprio falso sè.

Nei soggetti, afflitti dalle loro coscienze dissociate,  l'ego, la funzione egotica, è un soggetto passivo ed inerte (il ponzio pilato psichico) il quale abdica inconsapevolmente al proprio dovere genetico di prendersi cura attiva della propria psiche malata e della propria vita.

 

 

 

 

 


 

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