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Cerco di esprimere e di raccontare questo evento odierno nel modo il più semplice possibile:
A. Da quell'evento osservo che le false informazioni del falso sè nella coscienza neuronale inducono comportamenti SPONTANEI (spesso inconsapevoli) rispetto ai quali non c'era nessuna volontà.
Comportamenti o azioni e che poi IMPEDISCONO di fare altre cose che invece si vorrebbero fare.
(Ci si rende conto del problema grazie al fatto che quelle false informazioni poco prima hanno indotto sincronicamente un mutamento REALE nel sistema di realtà cosa che ha provocato quel comportamento spontaneo non voluto).
B. Tanto da dover interrompere il lavoro al PC per le modifiche negative al sistema che quell'evento sincronico e quel comportanento spontaneo involontario hanno provocato.
Quindi nel caso specifico la falsa informazione del falso sè induce INSIEME un evento reale sincronico (su un apparato elettronico producendo mutamento sullo schermo e sul sw del PC) nonché un comportamento SPONTANEO COATTO i quali INSIEME impediscono di procedere nel lavoro.
C.Dal punto vista di informatico la falsa informazione ha indotto eventi/comportamenti non voluti che hanno mutato la configurazione di TUTTE LE PAGINE del sito in lavorazione con l'applicazione MS Front Page ed impedito ad esse l'accesso a quelle pagine con l'altra applicazione MS Expression Web.
Da capire come rimediare (?) ma sembra che quella falsa informazione del falso sè abbia modificato UN SOLO PARAMETRO di un foglio di stile per TUTTE le pagine del sito facendole apparire come vuote, prive di scritti.
D. Di fatto si è accertato, per altra via, che la configurazione delle pagine del sito in lavorazione (e ciò che in esse è scritto) è integra, non è mutata ma quando si accede ad esse dagli indici del sito le pagine APPAIONO vuote.
E. Il senso psichico di tutto ciò è che l'informazione (del Sè) c'è, essa è integra e corretta, ma la coscienza non può leggerla (in quanto "accecata" rispetto ad essa a causa dell'imprinting) e quindi non puo attivare la corrispondente funzione quale che essa sia, fisica o psichica.
E ciò determina nel suo complesso la condizione dissociativa della coscienza rispetto al proprio Sè.
(Scritto il 10/9/25)