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I mutamenti quantici parrebbero essere i minuscoli MOTORI PRIMARI di ogni evento reale a seconda del tipo e della QUALITÀ delle informazioni memorizzate nei neuroni della coscienza.

Essi tramite i neuroni azionano i comportamenti, le idee, i sentimenti, le emozioni, ecc.

Rendono possibili o, a seconda di quelle informazioni, distorcono o negano  nell'individuo e la sua percezione della realtà e di sè stesso.

I gatti quando sulla coperta morbida o sulle ginocchia "impastano il pane" regrediscono psichicamente ed emotivamente alla conduzione felice della prima infanzia quando si nutrivano con il latte materno che facevano fuoriuscire dai quelle mammelle grazie alla pressione alternata sul ventre materno delle loro zampette.

E delle loro sottili unghiette.

Movimenti alternati che soddisfacevano la madre grazie allo svuotamento delle mammelle piene ed insieme le infliggevano il sottile tormento di quelle unghiette.

Ed anche là dolore e piacere si evocavano reciprocamente.

I gatti però sono capaci di una regressione psichica ed emozionale ancora più profonda.

Il loro amore per le scatole,  nelle quali si  acciambellano felicemente, evoca il caldo e confortevole rifugio uterino vissuto prima della nascita.

Tutte esperienze  regressive queste negate alla specie umana dall'orribile imprinting infantile che fa da barriera feroce verso il proprio Sè, che fa vivere (e talora rivivere nel corso della presa di coscienza) con orrore e dolore la prima infanzia e che  impedisce perciò ogni regressione possibile verso quell'orrore.

E talora, e così spesso accade, ciò provoca una "regressione" della coscienza verso l'utero materno, regressione che impedisce ad essa perfino di nascere.

E crescono perciò adulti ed adulte, dotate di coscienze mai nate,  le quali rimangono perciò sempre infantili.

Orribili ircocervi dai corpi adulti con "teste" da bambini.

E quella infanzia malata che ci è stata inflitta, se di essa non si prende coscienza, rivivrà nel corso della vita in patologie che quell'orrore e quel dolore faranno in qualche modo rivivere.

(Scritto il 9/9/25)

 

 

                                                                                                                                 

 

 

 

 

 


 

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