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In questo piccolo racconto di fantascienza, in questo “petit divertissement” ,  ciascuno può leggere ciò che vuole.

Nel lontano pianeta chiamato Silic nella costellazione dell’Orso Bianco, un pianeta che dire turbolento è dire poco, c’è una grande macchina , non si sa da chi costruita, destinata a trasferire informazioni da una sua parte ad un’altra.

Non si sa perché.

Null’altro sappiamo dello scopo e delle funzioni di questa misteriosa macchina che sta là con tutte le sue lucine lampeggianti ed il suo continuo ronzio.

In essa c’è un’area di memoria che ha in sé una banca dati con una immensa quantità di informazioni: La banca Genesys.

Le informazioni di questa banca   sono codificate da piccoli gruppetti di elettroni che a seconda del loro spin identificano ciascuna informazione con uno specifico codice digitale (composto da tanti 0 e da tanti 1).

Una parte di queste informazioni è là affinchè possa essere  trasferita ad un’altra banca dati là vicino, la banca Target.

Ci sono però alcuni problemi .

La banca dati di destinazione, la banca Target,  è piuttosto rudimentale e primitiva in quanto non è molto attrezzata per accettare e stoccare quelle informazioni, pur vitali per la sua esistenza.

La banca dati Genesys allora , dovendo necessariamente  trasferire le proprie informazioni , per ogni specifica informazione (definita da un preciso  codice binario)  grazie alla sua funzione “Acquisizione ed Illuminazione” trova ed illumina nell’altra banca, quella primitiva, una delle tantissime immagini che quest’ultima ha acquisito nel tempo dalla realtà esterna grazie alla continua osservazione che essa compie dell’Universo circostante.

Questa immagine, come tutte le altre della stessa banca, è a sua volta una piccolissima banca dati che ha in sé una piccola sequenza di codici diversi che tutti insieme la definiscono.

La banca Genesys non ha scelto a caso questa specifica figura.

Essa infatti tra quei suoi tanti codici  ne ha uno che è identico a quello della informazione di partenza da trasferire .

Codice che viene illuminato insieme alla figura che lo supporta.

Con questa azione  si è realizzato un transito temporaneo e strumentale con il passaggio dal digitale all’analogico.

La banca Target ha in sé una particolare  funzione “Ricerca e controllo”, comunemente nota come funzione “Shazam”, la quale, immediatamente dopo quella illuminazione,  ricerca a lungo nella  immensa quantità di codici contenuti in essa il codice binario identico a quello illuminato , codice che stava nella sua memoria da sempre.

Può essere questa ricerca lunghissima, con una grande quantità di tappe intermedie, ma ad un certo momento , Bingo!, la funzione “Shazam” trova nella sua destinazione ultima il codice cercato.

Istantaneamente tra tutti questi codici  uguali si struttura un percorso univoco che da informazione a informazione collegherà la informazione rinvenuta nella banca dati Target a quella originaria residente nella banca dati Genesys.

Una informazione dopo l’altra si strutturerà tra la banca Genesys e la banca Target un fascio di collegamenti sempre più corpulento fino a saturare la Banca Target con tutte le informazioni che nella banca Genesys erano originariamente  destinate alla banca Target.

Un fascio di collegamenti costituito non da cavi ma da sequenze di informazioni tutte uguali tra di loro per ogni singolo percorso.

Singoli collegamenti lungo i quali correranno continuamente da Genesys a Target e viceversa una quantità di informazioni e di energia.

E da  quel punto in poi le due banche diventeranno sincroniche e tali continuamente si manterranno grazie a quel continuo scambio di informazioni e di energia.

Non si sa per quale misterioso motivo ma a partire da questo momento il pianeta Silic, che ospita questo singolare macchinario, appare ora pacificato.

 

 

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