.     

17/11/11

In questi giorni , per organizzare le diverse manifestazioni domenicali del Circolo Letterario di Montelusa di sopra, i membri del direttivo del Circolo si stanno dando un gran da fare.

Soprattutto il Segretario del Circolo Salvatore, non a caso chiamato dagli intimi caterpillar,  è attivamente impegnato nelle più svariate attività , malamente coadiuvato dal Presidente e dagli altri membri del direttivo.

In questi ultimi giorni in particolare siamo per esempio impegnati nella attività di volantinaggio allo scopo di dare notorietà alle nostre iniziative.

Questa cosa del volantinaggio mi ha fatto andare indietro nella memoria a molti, moltissimi anni fa.

Ero allora poco più di un ragazzo e svolgevo una fervida attività di volantinaggio per la Sezione agit-prop del Partito Comunista di Montelusa.

Erano quelli anni, anni difficili, di dura contrapposizione ideologica e talora perfino di scontri fisici con le destre estreme.

Ricordo che nei volantini elogiavamo alla grande Unione Sovietica ed lodavano la lotta dei nostri eroici e lontani compagni bolscevichi.

In qualche volantino si inneggiava ai rudi compagni russi che nei momenti di maggiore rudezza dello scontro non esitavano  a mangiare i bambini.

Per la verità questa cosa dei bambini appariva alquanto inverosimile e pareva ai più avvertiti più una fantasiosa e comunque orribile leggenda che altro.

Eppur tuttavia quando veniva la stagione delle Feste dell’Unità le mamme nascondevano prudentemente i i loro figlioletti negli armadi a scanso di amare sorprese.

Chissà, pensavano, dovesse passare proprio di qua, davanti casa, un comunista di quelli affamati …...

Succedevano a causa di queste credenze episodi spiacevoli.

Nel caso di una famiglia particolarmente numerosa con molti figlioletti uno dei bambini fu dimenticato nell’armadio.

Passarono molti anni e il ragazzo ormai circa sui sedici anni, un giorno si affacciò all’anta dell’armadio chiedendo timidamente:Ma insomma sta festa dell’Unità è finita o no?.

Certo ora alle Feste del partito si arrostiscono costicine e salsicce.

Molto buone per la verità ma qualcuno dei più vecchi compagni, ormai quasi del tutto senza denti,  addentando una salsiccia ancora calda incredibilmente ancora  talora borbotta, piano, quasi tra sé e sé: Certo che le Feste di una volta erano un’altra cosa.Vuoi mettere un bel bambino piccolo ?.

 

Torna alla home pageTorna alla pagina indici Racconti