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29/10/10

Giulia aveva 17 anni e come tutte le ragazze della sua età aveva il cuore e la testa pieni di meravigliosi sogni.

Un giorno si innamorò perdutamente di un ragazzo e con lui scappò di casa.

Inutili furono le ricerche dei genitori disperati.

Per mesi e mesi proseguirono senza sosta nelle loro ricerche.

Una notte, più di un anno dopo la sparizione della ragazza,  in una strada periferica di una città vicina il padre della ragazza scorse vicino ad un falò di cartoni una sagoma nota.

Fermò l’auto e in quella donna seminuda dallo sguardo vitreo gli parve di riconoscere la figlia.

Si avvicinò chiamandola per nome. La ragazza volse verso di lui uno sguardo vuoto e non lo riconobbe.

Ma il padre l’aveva ben riconosciuta.

Dapprima si rifugiò in auto e scoppiò in un pianto dirotto.

Poi come preso da una forza a lui sconosciuta, era sempre stato un uomo mite e ragionevole, corse verso la figlia, la colpì con un pugno fino a farla svenire e la caricò nell’auto.

Corse come un pazzo verso la sua città e la fece ricoverare in una clinica privata per tossicodipendenti.

Ci vollero settimane e settimane di cure affinchè la ragazza riuscisse infine e riconoscere i propri genitori e altre settimane affinchè riuscisse a raccontare, con voce tremante ,  la propria storia.

Dapprima l’amore travolgente, la fuga e mesi e mesi di amore, di passione e di felicità senza limite.

Poi le prime difficoltà economiche, la droga per lui, incapace di affrontare le difficoltà, e successivamente anche per lei, per vincere l’angoscia e la disperazione che la attanagliavano.

Infine un amico danaroso offre una cifra per qualche ora di sesso.

Si sa, l’amore rende possibile ogni sacrificio.

Da lì alla prostituzione in strada il passo fu breve.

L’amore ottunde la ragione e se si è fortunati può donare all’uomo ed alla donna che ne sono attinti mesi ed anni di grande felicità.

Ma talune volte non è così.

Succede in un grande paese che viene fuori un ometto scuro di capelli e dai ridicoli baffetti che con foga oratoria descrive davanti agli occhi di grandi masse un sogno meraviglioso.

Grandi masse vengono avvinte da quel sogno e vengono attinti da un grande amore verso quell’uomo che mette così tanta passione nei suoi discorsi.

Taluni che da questo amore non sono stati attinti vedono invece in quel sogno un incubo che può portarli al disastro. Rimangono inascoltati.

Si sa l’amore ottunde la ragione  e questo amore è tanto più forte quanto più numerose sono le persone che ne vengono travolte.

In quel caso ci sono voluti anni di guerra e milioni e milioni di morti affinchè ci si rendesse conto che quel sogno era invece un incubo catastrofico.

Tanto forte era quell’amore che ancora oggi qualcuno continua ad accarezzare quel sogno terribile malgrado la storia abbia dato prova del suo orrore senza limite.

Ogni tanto in America Latina, in Europa, in Asia viene fuori un leader carismatico. Un uomo o una donna cioè che sono capaci di colpire il cuore di grandi masse di uomini e donne disegnando davanti ai loro occhi un sogno che a costoro appare meraviglioso.

Ad altri non attinti dallo stesso amore quel sogno appare per quello che è: un incubo che può portare al disastro.

Ma è inutile dirlo a quegli uomini e a quelle donne innamorate del loro leader carismatico.

Si sa l’amore ottunde la ragione e nessun ragionamento razionale può convincere un uomo o una donna innamorati che la loro allucinazione, che loro vivono come meravigliosa,  può anniettarli.

Succede che leader così vengano fuori in qualche paese della America Latina, dell’Europa, dell’Asia.

Per fortuna qui da noi queste cose non possono succedere, non sono mai accadute né accadranno mai (!?).

 

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