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La condizione dissociativa della coscienza induce tra l'altro la incosciente e conseguente sottovalutazione dei rischi e dei pericoli.

"Crolla un ponte, del quale molti conoscevano la precaria stabilità, e muoiono diversi esseri umani."

"Ogni anno esonda un fiume, fa enormi danni e muoiono altri esseri umani."

"Gli addetti alla sicurezza si distraggono, sottovalutano (magari sospinti dall'interesse di altri), qualcuno muore e si evoca il destino o la malasorte."

"Coloro che sono pagati per rispettare e far rispettare le leggi si fanno comprare come miserabili senza vergogna e tutto va a rotoli."

"Produciamo acciaio per potenti macchine inquinanti e liberiamo con gli altiforni tonnellate di gas inquinanti per l’ambiente e poi ci laviamo l'anima buttando la lattina nella raccolta differenziata."

Ed ogni volta affiorano governi che in un modo o nell'altro agevolano i corrotti, gli evasori fiscali, i dipendenti dello Stato infedeli, i mafiosi amici, i camorristi potenti e così via.

E conseguentemente impiantano paletti ed ostacoli contro coloro che i reati dovrebbero perseguire ed impedire.

Tutto alla luce del sole e sotto gli occhi beoti e beati di molti.

E tutto ciò si chiama normalità.

Dipenderà dal capitalismo, dal comunismo, dagli oligarchi, dal dittatore di turno, dall’imam fanatizzato, dal prete integralista,  dal riccastro ambizioso, dal povero incazzato?.

Oppure da coscienze malate che la psicoanalisi in tutta la sua scienza e sapienza non ha saputo (ancora)  riconoscere fino in fondo come tali?.

           (scritto il 6/9/23)

 

 

 

 

 

 


 

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