.               

Oggi tenderei a considerare queste due distinte denominazioni come  una stessa patologia con diversi stadi di gravità.

Che si differenziano tra di loro, senza soluzione di continuità, secondo della diversa distanza di falsità con la quale l’imprinting infantile ha strutturato in quelle coscienze, falsificandole*,  le informazioni/significati del Sè dell’individuo e di conseguenza della diversa intensità dell’odio che quelle coscienze malate rivolgono a quel Sé ed ai contenuti istintuali del loro inconscio.

E di conseguenza ancora della diversa intensità delle resistenze frapposte da quelle coscienze ad ogni tentativo di mutamento.

Cosa che com’è ovvio incide anche sulla durata e sul successo dell’eventuale terapia analitica.

(*) Le false informazioni che definiscono il falso sè dell'individuo.

           (scritto il 29/8/23)

 

 

 

 

 

 


 

Torna alla home pageTorna alla pagina indici Ottobre 2023