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Come è stato e come è

Come avrebbe dovuto essere*

Nel corso del processo di crescita fisica dell’embrione nell’utero materno le informazioni genetiche relative alla sua crescita fisica raggiungono (si fa per dire dato che il codice genetico è già in ogni singola cellula)  ogni singola cellula orientandone la crescita lo sviluppo  e la funzione.

Contemporaneamente le informazioni genetiche relative alla crescita psichica “raggiungono” ciascun microtubulo di ogni cellula e rimangono lì in istato di latenza in attesa della nascita e dell’adeguato sviluppo del piccolo cervello.

 Nasce così l’inconscio in attesa anche e soprattutto del tipo di sviluppo che l’ambito parentale imporrà.

Si forma così l’inconscio “ diffuso” con le informazioni genetiche necessarie alla crescita psichica “diffuse” in ogni microtubulo di ogni cellula.

Nel corso del processo di crescita fisica dell’embrione nell’utero materno le informazioni genetiche relative alla sua crescita fisica raggiungono ( si fa per dire dato che il codice genetico è già in ogni singola cellula)  ogni singola cellula orientandone la crescita lo sviluppo  e la funzione.

Contemporaneamente le informazioni genetiche relative alla crescita psichica “raggiungono” ciascun microtubulo di ogni cellula e rimangono lì in istato di latenza in attesa della nascita e dell’adeguato sviluppo del piccolo cervello.

Nasce così l’inconscio in attesa anche e soprattutto del tipo di sviluppo che l’ambito parentale imporrà.

Si forma così l’inconscio “ diffuso” con le informazioni genetiche necessarie alla crescita psichica “diffuse” in ogni microtubulo di ogni cellula

Subito dopo la nascita l’ambiente impone il proprio disastro psichico alla piccola coscienza: A  causa del transfert l’inconscio parentale “scarica” nell’inconscio infantile il proprio sovraccarico libidico ivi accumulato insieme ai significati mai integrate dalle coscienze parentali.

La piccola coscienza terrorizzata da questo carico energetico, che potrebbe distruggerla, alza le sue più potenti difese e nasce il conflitto non tra la coscienza ed i contenuti inconsci del Sé del bambino/a ma tra quella piccola coscienza ed il sovraccarico libidico ed i significati del Sé parentale che il piccolo inconscio hanno “militarmente “ occupato.

Subito dopo la nascita ,o  giù di lì, la psiche neonatale  incontra (miracolo!) un ambito parentale composto da genitori coscienti di sé  (poco importa se di ciò consapevoli o meno) .

L’inconscio infantile “testa” quell’ambito ed invia un suo qualche contenuto inconscio ,e, grazie al transfert ,lo passa nell’inconscio liberato dei genitori .

Il processo di crescita psichica infantile è così paralizzato .

(Il conflitto fondante e radicale non è quindi tra la coscienza infantile ed il proprio Sé ma tra quella coscienza , paralizzata dal terrore,  ed il sovraccarico libidico che l’inconscio dei genitori ha scaricato nel piccolo inconscio.

Si potrebbe quindi dire che il conflitto è tra la piccola coscienza , resa terrorizzata  e bloccata , ed i contenuti inconsci , repressi ed  energeticamente sovraccaricati , dell’inconscio dell’ambito parentale.

Un conflitto "altro da sè"

 

Il significato di quel contenuto passa alla coscienza parentale e grazie al controtransfert passa nella coscienza infantile.

Ed ogni microtubulo si appresta a diventare poco alla volta “coscienza quantistica del Sé diffusa” in “rete” ed in comunicazione quantistica con ogni cellula , neurone e microtubulo dell’organismo.

 

A partire da quì il piccolo inconscio cerca di manifestare  il suo bisogno di crescita psichica (il desiderio) ed ogni volta un contenuto inconscio del suo Sé  affiora alla sua piccola coscienza  e riceve un netto rifiuto (e questa cosa, questa coazione, si ripeterà sempre uguale a sé stessa  (anche se in forme simboliche, comportamentali e sintomatiche diverse ) per tutta la vita.  

Inizia così il gioco del ping pong.

L’inconscio infantile passa la palla all’inconscio adulto , e grazie a quanto sopra detto , il significato viene  ribattuto nella coscienza infantile.

(Al’inizio è la fame , l’istinto della fame, ed il bisogno del cibo

All’inizio è il freddo ed il bisogno del tepore.

La madre ascolta istintivamente i bisogni del figlio/a e risponde ad essi :dona il cibo, dona il calore materno).

 

La coscienza infantile impara il ping pong (ha cominciato ad integrare e sviluppare la funzione intuizione  e la funzione sentimento)  . E quando è pronta , quando il piccolo cervello  è pronto (ha raggiunto il livello di sviluppo adatto ma è possibile che sviluppo fisico del cervello e  sviluppo psichico della coscienza  vadano in parallelo) il ping pong continua tra inconscio infantile e coscienza in via di sviluppo.

Ed inizia e prosegue per tutta l’infanzia e tutta l’adolescenza il circuito virtuoso della crescita psichica spontanea.

 

 

(*) Non esiste UNA teoria circa il funzionamento della psiche ma bensì ENNE possibili teorie a seconda  del livello di coscienza e di consapevolezza di sé raggiunto da ciascun individuo.

 

 

 

 

 

 

 

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