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Azzardiamo ora un tentativo di teoria generale.

Come al solito frutto di intuizioni, elaborazioni e deduzioni.

Non ho prove su di essa né verifiche sperimentali da portare a corredo ed a sostegno.

Né posso escludere, per quanto ne possa sapere, che essa sia frutto di un inconsapevole pensiero delirante o visionario.

Ciascuno scelga a suo giudizio o gradimento.

Nella coscienza neuronale ogni significato del proprio Sé è innato.

Ha cioè un posto, uno o più neuroni, che gli è geneticamente predestinato.

Affinchè ogni significato del Sé nella coscienza si attivi (come accade per tutte le funzioni cerebrali inconsce) è necessario che di quel significato (e di quelle funzioni) si prenda coscienza.

L’imprinting infantile blocca il processo di crescita ed impedisce che esso inizi.

Informazioni del falso sé provenienti dall’ambiente parentale e dalla realtà sensibile vanno ad occupare, caoticamente, quei posti predestinati di cui si detto prima portando con loro quanti di energia negativa.

Essa genera una sorta di “infezione o infiammazione” neuronale nel senso che uno o più elettroni della materia elementare di cui essi sono costituiti viene sovraeccitato e passa ad orbitali* più vicini al nucleo.

Ciò determina una condizione di stato di ciascun neurone che diventa di fatto “una porta chiusa” per ogni integrazione dei significati del Sé e della libido corrispondente.

Nel momento in cui si riesce a prendere coscienza di un qualche significato del proprio Sé esso si alloca nella posizione neuronale predestinata, porta nella coscienza neuronale il suo quanto di libido e l’interazione di essa con l’energia negativa di cui era portatrice l’informazione del falso riporta gli elettroni sovraeccitati nello stato di quiete.

Lo stesso significato attinge la coscienza quantistica che contribuisce grazie ai microtubuli a cambiare lo stato dei neuroni interessati (Se prima erano in condizione 0 passano ad 1, se prima erano in condizione 1 passano a 0).

E ciò consente l’alimentazione libidica dei corrispondenti neuroni che hanno integrato il significato del Sè.

Grazie alla stessa coscienza quantistica (l’insieme di tutti i microtubuli dei neuroni e delle cellule dell’organismo) la coscienza del Sé (tutti i significati che determinano la c.d. immagine del Sé) investe ogni neurone ed ogni cellula dell’organismo.

Costruendo un rapporto omeostaticamente autoriequilibrativo (prima inesistente) tra ogni cellula dell’organismo e la coscienza quantistica del Sé**.

(*) Per chi propende invece per la teoria delle stringhe l’equivalente di ciò è un aumento delle loro vibrazioni.

(**) Qualcosa che molto assomiglia, con “qualche” integrazione, al modello ORCH-OR (ORCHestrated  Objective Reduction) di R.Penrose e S. Hameroff.

 

 

 

 


 

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