13/4/09

Libero arbitrio ?

Primo punto:

L’individuo inconscio comunque si comporti, comunque pensi, comunque dica mai in nessun caso FA’.

Egli sempre , continuamente, RAPPRESENTA.

In ogni suo comportamento, in ogni sua azione, in ogni suo dire egli rappresenta qualcosa di sé.

Qualcosa di sé rispetto al quale egli è assolutamente inconscio, assolutamente incosciente.

A questa specie di condanna salvifica egli non può sfuggire.

Egli, in quanto nega ferocemente sé stesso, non può che continuamente rappresentarsi.

Secondo punto:

Le tecniche di neuroimaging hanno dimostrato che un individuo se posto di fronte ad una scelta l’intenzione (del tutto inconscia al suo ego) di compiere una scelta piuttosto che l’altra si manifesta nei suoi processi neuronali ben prima che egli coscientemente decida di operare quella stessa “scelta”.

Che a quel punto scelta non è più.

Dato che il suo inconscio aveva ben prima scelto al posto della sua volontà.

Egli coscientemente perciò non poteva che ripetere pedissequamente una scelta già avvenuta nel suo inconscio.

Quindi non di libero arbitrio si può parlare nell’individuo inconscio ma di coazione.

Coazione circondata dall’autoconsolatoria illusione di avere una libertà di scelta, l’illusione del libero arbitrio.

 

 

 

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