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Parrebbe che la coscienza dell’individuo viva e sopravviva grazie ad un complesso equilibrio dinamico il quale si regge su due potenti pulsioni tra di loro opposte.

Da una parte l’afflusso di informazioni/significati/libido da parte (il lato A) dei contenuti istintuali dell’inconscio e dalla parte opposta (il lato B)  le informazioni/suggestioni di realtà.

Quando la pulsione del lato A è stata impedita nella coscienza infantile dalla condizione psichica  ostile dell’ambito parentale sarà la pulsione del lato B a totalizzare e colonizzare completamente quella coscienza.

Nella coscienza che abbia integrato l’immagine del Sé ,cioè nell’individuo cosciente di sé, quando occasionalmente per un qualsiasi motivo la pulsione del lato A rallenta la sua pressione  intervengono per compensazione talune suggestioni di realtà le quali attivano specifiche coazioni a ripetere.

Tale meccanismo può spiegare l’insorgenza di severe crisi depressive nell’individuo creativo la cui coscienza  blocchi per un qualche motivo il canale di afflusso libidico del lato A spegnendo la vena creativa di quell’individuo.

Il fenomeno potrebbe avere una qualche rilevanza nei bambini autistici ecc. la cui coscienza, satura di informazioni di realtà,  potrebbe tentare di difendersene parzializzando o bloccando l’afflusso di suggestioni di realtà da parte della coscienza percettiva.

Per dirla più crudamente la coscienza si nutre di oro e di merda.

Se l’afflusso dal lato dell’oro è bloccato sarà la merda a dilagare nella  coscienza ed a gestirne il funzionamento ed a gestire la vita dell’individuo.

Se invece il canale , i canali di comunicazione tra l’inconscio e la coscienza funzionano (nel senso che è attiva la funzione intuizione la quale trasforma quell’oro in materia “digeribile”) saranno i canali della merda ad essere bloccati o parzializzati al massimo.

 

 

 


 

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