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La psicoanalisi non è un gioco e  non è uno scherzo.

Essa opera ed incide nella carne viva profonda della vita e le trasformazioni che induce nella psiche hanno un loro riflesso sincronico nella realtà sensibile.

Riflessi talora dolorosi e drammatici che sono il riflesso della sofferenza e della drammaticità sia dei processi inibitori e castranti  inflitti alla crescita psichica infantile sia della sofferenza e della drammaticità del processo di trasformazione che la psicoanalisi induce nella psiche.

Quella trasformazione inizia con un  processo di individuazione nel quale la coscienza “scopre” l’esistenza dell’inconscio e del Sé.

Ciò talora implica la drammatica  perdita della proiezione e della dipendenza dalla figura fantasmatica della madre (in pratica il superamento del complesso materno)  essendo appunto subentrata nella coscienza  la  connessione con il proprio inconscio ed il proprio Sé.

Cioè l’individuazione quindi di quest'ultimo.

 

 

 


 

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