4/11/10

The Truman show.

La teoria in psicoanalisi è afflitta di un eccesso di fumosità che rende molte teorie prevalenti (per carità dottissime, coltissime) non molte incisive e molto poco aderenti alle modalità di funzionamento della psiche umana ed alla genesi delle sue distorsioni.

Talora ci riesce molto meglio e con maggiore incisività e precisione l’opera cinematografica o letteraria.

A saperla interpretare.

Cosa ci dice il film “The Truman Show” ?

Ci dice fin troppo chiaramente che altri (l’ambente familiare infantile) hanno impresso (imprinting) nella coscienza del bambino una vita ALTRA rispetto a quella che gli è geneticamente destinata.

Ci dice che quel bambino diventato adulto vivrà la vita che hanno riservato per lui (nel bene e ne, male) e in modo del tutto inconsapevole il suo ambiente familiare infantile che a sua volta ha vissuto la vita che i loro antenati hanno impresso nelle rispettive coscienza.

IN aktri termini e’ ogni volta l’ambiente che comanda sulla natura e che imprime (letteralmente) la sua traccia , il suo solco nella coscienza dell’individuo negando ad essa la possibilità di assumere in sé la traccia della propria vita, della vita che geneticamente gli era stata riservata.

Si tratta di una dramma, talora di una vera e propria tragedia che l’ambiente riserva alle vite di milioni e di miliardi di esseri umani negando implacabilmente ogni volta la funzione creativa della Natura.

Negando ed impedendo in concreto con la sua forza castratrice rispetto , tra l’altro, alla capacità intuitiva della coscienza l’azione e la forza creativa, mutagena e costruttiva dell’inconscio e della suo braccio operativo, la funzione onirica.

Negando (castrandola) cioè la fondamentale funzione orientata alla crescita psichica dell’inconscio  e dei suoi contenuti latenti.

Negando (castrandola) la potente funzione terapeutica dell’inconscio capace se assecondata ed aiutata di mutare radicalmente il deviante e distorto imprinting infantile.

Affinchè questo accada è indispensabile che l’adulto riprenda in mano la propria vita e lotti con tutta la sua determinazione contro il drago malefico (l’impronta ambientale) cui ha aderito a suo tempo la sua coscienza infantile opponendo ad esso il “serpente” (cioè il Sé) che a partire dal codice genetico dell’individuo stesso insistentemente vuole la crescita psichica da quel “drago” negata.

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