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- Si tenga presente che non esiste e non può esistere un “dizionario” dei simboli. Soccorre qui la definizione che dei simboli dà Claude Levi-Strauss: “I simboli non hanno una significazione intrinseca ed invariabile , non sono autonomi nei confronti del contesto. La loro significazione è anzitutto di posizione” – Da   “Il crudo ed il cotto”.

- Il simbolo “=” nel contesto seguente significa: Risultato di una interpretazione solo intuitiva).

 

- “Bisogna mettere un tasso contro un pensatoio, mettere le tende sopra una casa circolare e poi riuscire a bloccare sti tassi contro sto pensatoio”.= Rappresenta tre fasi della vita psichica: La prima fase rappresenta l’attacco del complesso di castrazione contro il Sé e l’inconscio (il pensatoio, là dove fermentano i pensieri) . La seconda fase rappresenta la conquista della coscienza del Sé, la coscienza della totalità della conoscenza di sé ( le tende sopra una casa circolare). La terza fase rappresenta l’anniettamento ed il definitivo superamento del complesso di castrazione.

 

-“Mio nipote ha avuto un incidente e non so se si vuole vendicare. Vado a trovare in una casa ci si arrampica su una scala verticale .Questi mi ignorano , mi trattano in modo strano come se fossi lo scemo del paese. Comunque io saluto cordialmente e vado via .Mi metto in macchina e mi allontano da questa città grande.”= Dopo lo scontro infantile con un monumentale complesso di castrazione, dopo  la terapia e parte dell’autoanalisi scelgo la strada della individuazione distaccandomi dalle teorie classiche in psicoanalisi.

 

- “Siamo sul tetto di un grande palazzo nel piano di sotto ci sono degli uffici ai piani sotto c’è l’ospedale .Siamo sul tetto e ragioniamo di queste cose”.=:La coscienza quantistica del Sé “sopra”  la coscienza percettiva (gli uffici) e sopra la coscienza cognitiva (l’ospedale).

- “Abbraccio una lunga  striscia bianca .Abbraccio delle strisce grigie tutte spezzettate”.= La coscienza del Sé che segue il percorso dal Sé indicato. Ma che è in grado di seguire le coscienze massacrate dai complessi di castrazione.

 

- “D.  mi assume ,con altri, per una campagna di volantinaggio  .Io dico che si può fare. Non so per quale progetto”.= Questo lavoro di diffusione della conoscenza sospinto dal mio Sé.

 

- “Uno viene sù ed un altro lo spazza via”.= La ferocia castrante contro il Sé dell’individuo da parte del complesso di castrazione parentale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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