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Secondo il senso comune rompere uno specchio porta con sé sette anni di disgrazie.

Rompere uno specchio (il famoso specchio di Alice) significa rompere in qualche modo lo status quo per passare ad un mondo altro verso la conoscenza di sé.

Verso la presa di coscienza la quale secondo il cosiddetto senso comune,(dio ne scampi)  spesso prodotto da coscienze dissociate,  porta con sé “sette anni di disgrazie”.

Sicuramente ne porta alla coscienza dissociata da sé destinata a sparire grazie a quella presa di coscienza.

La rottura dello specchio, la rottura dello status quo, la rottura della conoscenza acquisita e considerata (alquanto biecamente) immutabile, disturba un sacco.

E coloro che da quella rottura si sentono profondamente disturbati cominciano a preparare roghi:

-          I freudiani porteranno fascine con il rimorchio di un trattore.

-          Gli Junghiano porteranno , con qualche esitazione ,una fascina per ciascuno.

-          I medici arriveranno con camion con grossi rimorchi.

-          I fisici ed i matematici con un pezzo di legno ciascuno, alcuni con due (quelli che non capiscono che l’errore è creativo e bisogna metterci la faccia.)

-          I religiosi con grosse taniche di benzina affinchè il fuoco bruci più  rapidamente.

-          Gli individui solo razionali, praticamente quasi tutti, porteranno escrementi secchi , per maggiore disdoro, in quanto mai capiranno che esiste , oltre la razionalità,  un’altra forma di intelligenza della quale nessuno mai aveva loro parlato.

Il fuoco arde alto e porterà altre  tonnellate di anidride carbonica nell’atmosfera di questo sfortunato pianeta.

Forse coloro che soffrono saranno invece tentati di portare acqua a quel rogo in quanto è possibile che venga offerta ad essi una nuova speranza.

 

 

 

 

 

 

 

 

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