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A distanza di tempo dalla provvidenziale caduta del muro  Berlino e dalla altrettanto provvidenziale caduta dei liberticidi regimi comunisti, le cui iniziali buone intenzioni sociali, ampiamente illusionistiche ed utopiche, sono state ben presto abbattute dalla burocratizzazione e dalla realtà, c'e' nell'Occidente un sacco di gente che continua ad avere una paura fottuta dei "comunisti" ed altri, ben più furbi, che continuano ad agitare lo spauracchio dei  "comunisti" per tenere dalla parte dei loro interessi, più o meno loschi , quei tremebondi in individui.

Tremebondi individui che diventano cosi zelanti  difensori di quei più o meno loschi interessi diventando invece feroci  combattenti  contro i propri interessi  più che legittimi.

Vorrei poter spiegare loro che cosa sono e che cosa in realtà rappresentano quei temutissimi "comunisti".

Essi nulla hanno a che fare con le ideologie, con il marxismo, e meno che mai con la ex Unione Sovietica o con la Cina.

I "comunisti" sono il modo simbolico e rappresentativo di ciò che ciascun essere umano, dissociato da sè stesso, teme di più

O meglio di ciò che la sua coscienza dissociata e malata teme più di ogni altra cosa .

I "comunisti " per essa, povera macchinetta instupidita dalla sua stessa patologia, rappresentano i contenuti istintuali dello STESSO SE' dell'individuo nonchè  il mutamento terapeutico e risanatorio che essi possono portare a quella coscienza malata, grazie al mutamento stesso che essi in essa indurrebbero.

E l'ego, instupidito da quella coscienza malata, segue.

Poi ditemi se non siamo scemi!

(scritto il 11/6/23)

 

 

 

 

 

 


 

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