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Ciò che ciascuno di noi CREDE essere la realtà sensibile (nel senso di percepibile con la vista e l’udito.*) è invece una rappresentazione simbolica di quella realtà.

Osserviamo il percorso: Un raggio di luce si riflette sul bicchiere pieno di vino sul tavolo ed assume alcune specifiche frequenze.  Quel raggio entra nell'occhio ed i componenti del fondo oculare lo trasformano  in segnali elettrici  in quali lungo il nervo ottico giungono alla coscienza percettiva.

La quale a sua volta interpreta quei segnali sulla base di pattern innati e sulla base delle informazioni  che ha quella coscienza ha acquisito nel corso dell'imprintig.

A questo punto vediamo (la coscienza rappresenta all’ego) il colore del vino.

Lo vediamo rosso in quanto esso ha trasformato la frequenza di quel raggio di luce in una particolare frequenza che CONVENZIONALMENTE chiamiamo "rosso".

Colore che come tutti gli altri in Natura non esiste in quanto è la nostra convenzione collettiva ad avere inventato i colori.

E cosa o come essi siano  nella realtà vera degli oggetti nessuno lo sa.

La luce e quella frequenza subiscono tali e tante trasformazioni da parte delle informazioni della coscienza in conseguenza delle quali  quel bicchiere di vino è oggetto di desiderio da parte di uno, suscita ribrezzo in altri, viene considerato sangue del diavolo da altri ancora.

Ed in ogni caso non esiste alcuna possibilità di verifica che ciò che percepiamo con quei nostri sensi corrisponda alla realtà VERA.

Mr. Popper è possibile falsificare l’IPOTESI (perché di ipotesi si tratta !) che quel vino sia nella realtà veramente  rosso ?.

Di che colore lo vede una scimmia?.

Ed una zanzara?

Ed un pipistrello?.

Ed un’ape?.

Mr. Popper è possibile falsificare l'IPOTESI che il Sè esiste è castrato e ciò sta distruggendo l'esistenza degli esseri umani?.

La realtà,  quella realtà inconoscibile  che si CREDE di conoscere  solo attraverso la razionalità, è quindi  considerata conoscenza scientifica.

L’unica realtà conoscibile è la conoscenza intuitiva  della realtà del proprio essere la quale non essendo falsificabile non è considerata conoscenza scientifica.

“C’è del  marcio in Danimarca !.”

(*) Per quanto riguarda l’olfatto, il gusto ed il tatto avendo questi sensi un contatto diretto con la materia essi sono gli unici che relativamente alle loro percezioni  hanno un minimo di affidamento relativamente al rapporto percezione e realtà. Se entra in gioco per esempio la vista le cose cambiano : Chi mangerebbe una pastasciutta buonissima preparata da un grandissimo chef che avesse il colore della merda?.

 

 

 

 

 

 

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