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Il pensiero neuronale sarebbe il pensiero, solo razionale, prodotto dalla elaborazione delle informazioni da parte della coscienza neuronale.

Un pensiero prodotto dalla elaborazione delle informazioni digitali  di circa 200 miliardi di neuroni che detengono quelle informazioni.

La domanda è: Se fosse fondata l’intuizione che i mutamenti quantici esprimono un linguaggio che tipo di linguaggio possono produrre i mutamenti quantici di un atomo di idrogeno ?.

E di uno di ossigeno ?.

E quanti mutamenti quantici (e quanti linguaggi quindi) sono possibili nelle molecole organiche complesse che costituiscono per esempio una cellula del fegato ?.

Quel linguaggio, a seguito di alcuni mutamenti quantici in quelle cellule, viene letto al microscopio come “cellula fibrosa”.

Oppure come cellula cancerogena , oppure come insula che non produce più insulina , ecc.

Noi non conosciamo questo linguaggio sia perchè la coscienza razionale è incapace di capirlo a causa della nota interazione deprivante tra intelligenza razionale e meccanismi quantistici sia perché nessuno aveva mai pensato , mi pare, che la materia elementare potesse avere un linguaggio.

Del resto è comprensibile.

L’intelligenza razionale non capisce e non può capire nemmeno il linguaggio onirico e nemmeno i linguaggi simbolici in genere.

La coscienza quantistica dovrebbe essere capace invece di comprendere il linguaggio dei mutamenti quantici grazie a certi meccanismi   come  per esempio la sovrapposizione quantistica.

Comprendere il significato di una patologia organica è un leggere quel linguaggio che si esprime attraverso di essa.

E ciò grazie alla funzione intuizione che opera appunto in modalità quantistica.

 

 


 

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