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La velocità di elaborazione delle informazioni da parte della coscienza neuronale (per esempio la capacità di elaborazione del pensiero razionale o la capacità di memoria) è condizionata (ed è il suo limite) dal tempo necessario al segnale/informazione per  percorrere , da un capo all'altro il più lungo degli assoni di quella coscienza.

 Al tempo necessario per percorrere il più lungo dei percorsi possibili.

La velocità di elaborazione della coscienza quantistica, della coscienza del Sè (la rete di microtubuli ciascuno dei quali è presente in ogni neurone ed in ogni cellula dell'organismo) è determinata dal tempo in cui un determinato mutamento quantico/informazione può raggiungere la particella elementare , per esempio l'elettrone della stessa coppia, più lontana da esso cioè :  ZERO (Il tempo necessario determinato dall'entanglement quantistico per "percorrere" quella distanza).

L'informazione dell'avvenuto mutamento in un punto istantaneamente raggiungerebbe  il suo doppio.

La massa ed il segnale elettrico seguono il principio di Einstein (la velocità della luce come velocità limite nell'Universo) mentre  l'informazione quantica parrebbe svincolata da quel limite.

Si potrebbe ipotizzare un sistema , non so con quanto fondamento, nel quale  ogni elettrone di ogni microtubulo neuronale abbia un suo doppio della stessa coppia in ogni altro microtubulo delle altre cellule dell'organismo.

Per cui ad  ogni mutamento quantico negli elettroni dei microtubuli neuronali (l' unita centrale di elaborazione quantica) corrisponderebbe un istantaneo mutamento in ogni microtubulo delle cellule dell' organismo.

Accoppiando velocità di elaborazione stratosferiche con velocità di trasferimento delle informazioni altrettanto stratosferiche.

Altro che  sistema nervoso centrale e periferico.

Ogni volta che un qualche mutamento avviene nella cellula dell'organismo l'informazione raggiunge istantaneamente la coscienza quantistica (la quale raccoglie in un sistema unico i citoscheletri dei neuroni e di tutte le altre cellule) e l'elaborazione del B.Q.P.U.(Brain Quantistic Processing Unit) ** rilancia le informazioni riequilibratrici.

Un sistema di problem solving che garantirebbe , in ogni nanosecondo e forse anche meno , la sopravvivenza e il salutare riequilibrio omeostatico dell'organismo.

Forse sarà così o forse è solo fantapensiero.

(*) Per ciò che è  scritto sopra si fa la consueta premessa: Si costruiscono concetti i quali  collegano insieme altri concetti , peraltro parziali ed approssimativi ,appartenenti a campi diverse della conoscenza  con tutti i limiti e le imprecisioni che ciò comporta. Con l'ulteriore ENORME limite della impossibilità di verifica.

(**) Qualcosa  di molto simile, alla lontana, delle  C.P.U. dei computer.

 

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