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Definisco "coscienza infantile" il primo nucleo di coscienza formatasi , in un cervello ancora in formazione, immediatamente prima e immediatamente dopo la nascita.

In questa parte del cervello in formazione , che costituirà nel seguito la coscienza percettiva, presumibilmente ricca di neuroni a specchio, le prime informazioni sensoriali (con ogni probabilità sensazioni tattili e sensazioni gustative) che l’hanno attinta hanno strutturato di sé una piccola parte di quel cervello, costruendo ciò che può essere definito un primo nucleo di "coscienza".

Questo primo nucleo di coscienza è purtroppo già determinato nel suo sviluppo dapprima dallo scarico nel piccolo inconscio del sovraccarico energetico e di informazione degli inconsci parentali (a causa del meccanismo di comunicazione spontaneo tra inconsci definito "transfert") e immediatamente dopo dal terrore indotto in questa coscienza sia dal fenomeno suddetto sia dal successivo ed immediato attacco portato a quel nucleo dall'imprinting infantile ostile.

In questo nucleo di coscienza, che ha attivato spontaneamente potenti difese sia contro l'invasione di quel sovraccarico sia contro l'attacco che l'ambito familiare ha portato contro lo sviluppo psichico istintivo e normale di quella coscienza , è già scritto il futuro patologico dissociativo di tale coscienza.

La presa di coscienza di quel terrore paralizzante e di quelle difese bloccanti è la fase finale e fondamentale del processo di crescita psichica senza la quale non può avvenire il passaggio da quella coscienza infantile paralizzata alla coscienza adulta cosciente e consapevole di sé *.

Ogni attacco contro ciò che nella realtà sensibile rappresenta quel antico piccolo nucleo di coscienza inconscia (della quale sono attive potenti proiezioni ed altrettanto potenti difese)  genera reazioni comportamentali violente e talora violentissime e pericolose.

(*) Tra le tante interpretazioni possibili “dell’attraversamento dello specchio” da parte di Alice c’è anche quella che questa espressione, tratta dal romanzo “Alice nel paese delle Meraviglie”** di Lewis Carrol , possa  significare il passaggio dalla coscienza infantile   (ricca di neuroni a specchio)  alla coscienza adulta (cosciente e consapevole di sé) nella quale i processi emulativi infantili sono sostanzialmente superati.

Quando il processo di crescita psichica è stato bloccato quel nucleo di coscienza interferisce in molti modi con i comportamenti dell’adulto/a.

(**) Romanzo (che è tutto meno che un libro per bambini) il quale è una ottima palestra interpretativa per capire qualcosa di più dell’inconscio e della psiche del suo autore se su esso si esercitasse sul testo originale , un qualche  psicoanalista di madre lingua inglese   con uno grande sviluppo della sua funzione  intuizione  .

 


 

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