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Conoscere della esistenza di un significato , di un concetto , di un processo NON implica che di quel significato, di  quel concetto ,di quel processo si abbia coscienza.

Di ciò che si acquisisce attraverso il linguaggio razionale si apprende conoscenza ma non coscienza.

Si prende coscienza solo attraverso il linguaggio simbolico ed i significati che  esso veicola e che la funzione intuizione intuisce.

Si può leggere e conoscere di un processo di crescita psichica senza prendere coscienza di esso.

Si può leggere ,sperimentare e conoscere dei meccanismi di fisica quantistica senza essere coscienti di essi.(vedi il sogno dell’atomo riportato in “Alcuni simboli onirici” del 29/9).

Ciò dipende dalla modalità con la quale  l'informazione viene assunta dalla coscienza.

Se assunta attraverso il linguaggio razionale  di essa si acquisisce conoscenza,  se assunta attraverso il linguaggio simbolico (attraverso i significati che esso veicola ) di essa si prende coscienza.

Con la coscienza neuronale si acquisisce conoscenza della esperienza vissuta mentre con la coscienza quantistica si acquisisce coscienza dei significati.

Il linguaggio parentale veicola insieme informazione che si acquisisce razionalmente ed informazione significativa della quale il bambino/bambina acquisisce coscienza.

Nel cervello in formazione dei bambini è possibile che sia più attiva e ricettiva la coscienza quantistica, microtubulare,  di quanto non sia invece la coscienza neuronale.

Di conseguenza essa è più ricettiva relativamente ai significati veicolati dalla comunicazione parentele rispetto alle informazioni razionali dalla stessa   veicolata.

La coscienza infantile è identica a quella di qualsiasi altro cucciolo.

Prontissima ad  assorbire significati veicolati dal linguaggio simbolico (tutti i linguaggi lo sono) al fine di "costruire" nella coscienza il "ponte" per il passaggio alla acquisizione  dei significati del linguaggio onirico.

Se questo "ponte" i genitori non sono in grado di fornirlo ( ponte = germe di funzione intuizione) inizia la condizione dissociativa.

E’ possibile che la coscienza neuronale acquisisca informazioni relative alle esperienze vissute mentre la coscienza quantistica acquisisca coscienza dei significati da quelle esperienze veicolate.

Il processo di crescita psichica ovviamente muta la coscienza quantistica (nulla può mutare la natura e la memoria delle esperienze vissute) mutando le informazioni del falso sè acquisite nella infanzia e sostituendole con i significati del Sè dell'individuo.

Tale processo è  un processo di tipo quantistico, che coinvolge la coscienza quantistica,  che usa strumenti di acquisizione di tipo quantistico ( la funzione onirica e la funzione intuizione),

Che usa mezzi di ricerca dei significati di tipo quantistico , che crea collegamenti quantistici tra istinti e coscienza.

Che , infine , utilizza sistemi di elaborazione delle informazioni di tipo quantistico (che definire  ultraveloci è dire poco ) al fine di risolvere problemi di salute (cioè di riequilibrio omeostatico del sistema bio-psichico dell'individuo)  fondamentali per la sopravvivenza .

I processi quantistici sono protetti rispetto alla conoscenza razionale “castrante” dal principio di indeterminazione di W.K Heisemberg che riferisce circa la loro inconoscibilità da parte della razionalità.

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