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Si tratta di un film del 2011  di Patrick Lussier.

Un film  truculento, mirabolante e spettacolare, il quale racconta la storia, a lieto fine, della lotta all’ultimo sangue tra il Sé (John Milton) e l’inconscio (il contabile) contro un ferocissimo complesso di castrazione (l’uomo senza cazzo) ed i suoi adepti (le protesi del falso sè) allo scopo di salvare dalla morte una “bambina divina”, una neonata destinata al sacrificio.

Dopo un lungo e terrificante conflitto la bambina viene salvata ed affidata ad una cazzutissima coscienza del Sé (Mona Elkins) ed all’ego (Webster), un amico tenuto in disparte che li ha aiutati.

Alla fine come al solito il Sé (il simbolo del Sé) muore, avendo oramai assolto il suo compito.

Il film si conclude sulle immagini del Sé, ora vivo, e dell’inconscio come a dire che le informazioni che li definiscono vivono sempre nel codice genetico di ogni cellula dell’individuo e nel tempo, una generazione dopo l’altra, fin dalla notte dei tempi.

  (scritto il 29/5/23)

 

 

 

 

 

 


 

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