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L’essere è vissuto , fin dopo l’imprinting infantile , con una coscienza terribile.

E’ inutile entrare in tecnicismi: E' come se una bestia feroce avesse azzannato, a partire da quell’imprinting, i suoi genitali senza mai mollare , nemmeno per un istante , la presa.

E l’essere così è vissuto, un evento avverso dopo l’altro.

Una serrata di potenti mascelle dopo l’altra.

Uno sforzo disumano di adattamento secondario dopo l’altro.

Finchè un ulteriore evento avverso gli ha dato, in età avanzata, il colpo di grazia.

Ed il sistema individuo è franato.

L’adattamento secondario non è più riuscito a compensare.

E una terribile depressione ha conquistato il sistema.

Però Peppino  (vedi omonima cronaca del 1/8) per una volta nella vita ha avuto fortuna.

Ed un’azione di transfert e controtransfert gli ha fatto una potente iniezione di sé.

E, grazie alla capacità emulativa della sua coscienza , il contatto con gli altri ,  dopo pochi minuti lo risolleva dalla sua condizione emozionale tragica e lo riporta al mondo.

Quella ganascia di cui si diceva molla lentamente la presa , si riapre la comunicazione tra inconscio massacrato e coscienza, un nuovo afflusso libidico la rivitalizza.

E quella coscienza a partire da quella iniezione e dal contatto emulativo con l’ambiente umano comincia a trovare una nuova strada, un nuovo percorso, una nuova vita.

Ancora una volta l’ampliamento dell’esperienza  (esperienza interiore ed esperienza esterna) ha trovato il suo verso.

 

 


 

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