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Parecchi anni fa avevo un amico che aveva una intelligenza eccezionale per accomodare le cose, usare ogni attrezzo e trovare soluzione per ogni problema che richiedesse intelligenza e manualità.

Un individuo dalla intelligenza razionale assolutamente brillante.

Qualche volta ci siamo trovati a parlare di politica ed avevo scoperto che era un ottuso razzista, un feroce classista.

Un odiatore incallito (oggi si direbbe un heater) nei confronti di qualsivoglia diversità.

 Non riuscivo a capire come un individuo potesse essere tanto intelligente e nello stesso tempo tanto stupido.

Da allora ho interpretato qualche centinaio o migliaio di sogni e credo, forse, di avere capito come funziona la mente di un individuo siffatto.

Quando l’ego applica la sua, peraltro molto sviluppata , intelligenza razionale egli dà il meglio di sé.

 Nel campo cui si accennava ma in generale in ogni campo nella quale l’intelligenza razionale eccelle.

Quando invece l’ego deve utilizzare i circuiti neuronali della coscienza dissociata quella intelligenza si impantana in un campo di simbolismi dominato da una infinità di conflitti intrapsichici che acceca ogni intelligenza.

In sostanza l’ego usa in questo caso una “intelligenza senza cuore”, una intelligenza del tutto dissociata da ogni umanità, da ogni sentimento, dissociata dall’inconscio negato.

 (scritto il 25/5/23)

 

 

 

 

 

 


 

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