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Una volta saliti in cima allo scivolo ed iniziata la piacevole discesa non ci si può più fermare.

E sorge il dubbio :Ma alla fine dello scivolo si farà un piacevole tuffo in una piscina piena di confortevole acqua termale o la piscina  è stata svuotata a tua  insaputa?.

La metafora per dire che nel corso di questo lavoro pur avendo conoscenze solo superficiali di fisica quantistica ho esposto, con molte esitazioni,  alcune ipotesi intuitive  che non esito a definire avventuristiche dato che non ho alcuna possibilità di verificarne la fondatezza nè sul piano pratico né su quello teorico.

Ma siccome sullo scivolo sono salito e ho già cominciato la discesa andiamo avanti ad ipotizzare.

La coscienza quantistica potrebbe essere  un sistema di atomi e molecole gestita dai microtubuli , citoscheletro interno ai neuroni.

L’inconscio potrebbe essere un sistema costituito dall’insieme degli atomi e delle molecole che costituiscono l’organismo del vivente.

Fin dalla fecondazione dell’ovulo il codice genetico invia le sue informazioni alle singole cellule del feto e ne orienta la crescita fisica nelle diverse specializzazioni.

E la cosa continua dopo la nascita per tutta la vita.

Per quanto riguarda la crescita psichica il codice genetico invia le informazioni per orientare la crescita psichica all’inconscio  ma questa crescita per avviarsi ha bisogno del consenso dell’ambito parentale.

Le coscienze di quell’ambito possono “autorizzare“ la crescita psichica normale dei figli solo nel limite in cui, a suo tempo,  l'ambito parentale di quelle coscienze abbia contribuito allo sviluppo psichico di esse.

Genitori dissociati da sé impongono ai propri figli inconsapevolmente la loro stessa condizione dissociativa ecc..

Grazie ai sogni, alla funzione  intuizione ed ai contenuti istintuali inconsci , geneticamente determinati, si può avviare la crescita psichica fino ad integrare la completa coscienza di sé, la c.d. coscienza del Sé.

Quando un significato inconscio viene intuitivamente integrato nella coscienza esso induce un mutamento in quest’ultima nella direzione della coscienza del Sé.

Si potrebbe anche pensare che ciò che percepiamo come insight sia nella realtà psichica l’induzione nella coscienza quantistica da parte  di quella informazione/significato  di un mutamento quantico che a sua volta induce una elaborazione complessiva delle informazioni di quella coscienza.

O in altre parole un complessivo riaggiustamento omeostatico degli stati quantici complessivi di quella coscienza.

Nascono così una pluralità di collegamenti tra istinti e coscienza.

Quando si integra completamente la coscienza del Sé si può immaginare che i due sistemi , cui si accennava prima , coscienza ed inconscio diventino una sistema unico nel quale la coscienza quantistica del Sé investe TUTTI i microtubuli di ogni cellula dell’organismo collegati tra di loro da una miriadi di collegamenti quantistici.

Per cui le  cellule dell’organismo da una parte fanno parte dell’organismo e nei loro microtubuli fanno parte della coscienza del Sé.

Per cui il rapporto tra istinti  e coscienza , tra organismo e coscienza, è a dir poco istantaneo ed interattivo.

Ciò che accade nella coscienza accade  istantaneamente nell’organismo e ciò che accade nell’organismo accade istantaneamente  anche nella coscienza quantistica .

Nell’individuo dissociato da sé la comunicazione tra istinti e coscienza è azzerata o quasi.

E tutto quel sistema istintuale è paralizzato relativamente alla sua possibilità di comunicare  con  la coscienza.

 

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